giovedì 27 settembre 2012

e poi, fu lo yogurt

Ieri mattina potevo dormire un pochino di più, bestione e calciatrice permettendo, ma non avevo fatto i calcoli con la mia sveglia interna..
Dovevo andare a fare la solita visita per la glicemia, uno dei pochissimi fastidi di questa stupenda gravidanza fino ad ora, e allora potevo starmene a letto un pochino di più, pure Marley si era messo di impegno a non svegliarmi, ma alle 6 mi si sono spalancati gli occhi. Odio svegliarmi quando potrei riposarmi..

Mi sono dedicata al piccolo che aveva bisogno di una bella spazzolata, inizia a cambiare il pelo e prima che me lo semini per casa gli spazzolo il mantello un giorno si e uno no.
Come al nostro solito ci siamo messi in divano e lui era lì bello tranquillo che si lasciava spazzolare, anche contro pelo e pure sotto la pancia.

Si è rilassato talmente tanto che si è messo a ronfare di nuovo e per non svegliarlo sono andata a scaldarmi il mio orzo mattutino.

Ancora indecisa se rinfrescare la pasta madre, in vista delle prove del panettone natalizio (ma mancano 3 mesi? si vero ma devo vedere come rende...) o provare a preparami lo yogurt in casa.
Ha vinto lo yogurt, forse per una legge dettata dal fatto che le preparazioni per il panettone sono di 3 giorni circa e preferivo iniziarle il venerdì sera per aver tutto pronto per la domenica a pranzo.
Qualche giorno fa mi ero comprata i fermenti lattici e ho scoperto che prepararsi lo yogurt in casa è tuttaltro che economico anche se decisamente salutare.

Di fatto però il risultato, pur essendo la prima volta, devo ammettere che è stato ottimo anche grazie a un picolo accorgimento che ho letto in non mi ricordo più quale blog (mi scuso per non riportare l'autore).

Circa alle 7 e 15 ho messo a bollire un litro di latte e ho raggiunto una ipotetica temperatura di 40°, non avevo il termometro per cui ho misurato immergendo il dito, quando era un pochino più caldo del mio dito allora ho spento.
Ho versato i fermenti mescolando con un frustino per far in modo che fossero abbastanza fluidi e non sotto forma di grumo.
E qui viene il bello: invece che lasciare il tutto dentro la pentola e poi metterla al caldo di una coperta, in un luogo scuro tipo un armadio, ho versato il tutto in due thermos  e li ho lasciati riposare fermi immobili sul ripiano della cucina per oltre 12 ore, tanto ero fuori tutto il giorno tra visite mediche e lavoro per cui non ci ho nemmeno più pensato.

Bhè è stata sul serio una magia! Per nulla grumoso, anzi fluido ma cremoso, lo paragono quasi a uno yogurt greco un po' più morbido se proprio devo descriverlo in qualche modo. Non ho aggiunto zucchero nè altro, resta lievemente acidulato ma per via del latte iniziale, se si utilizza scremato viene più acido mentre se si utilizza intero viene più dolce, ma sempre al naturale.



Io sono partita da un latte parzialmente scremato a lunga conservazione anche perchè avevo solo quello in casa, ma vista la resa mi son già premunita di latte fresco di capra e di vacca per provare con una nuova figliolanza di yogurtini.

Invece di comprare i fermenti di nuovo, per non rinunciare a un mio rene, tengo da parte un po' dello yogurt di ieri (se mi ricordo di avanzarlo) e lo utilizzo al posto dei fermenti.

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