mercoledì 11 luglio 2012

Un Nuova Vita

La vita a volte riserva proprio grandi soprese.
Ci si incontra, ci si sposa, si trasloca, si cerca un cane e poi sul più bello arriva un figlio.

Volevo che la mia nuova vita (nuova si fa per dire visto che è iniziata da oltre un anno), avesse un nuovo corso anche in cucina, e quale modo migliore se non diventare la panettiera di fiducia della mia famiglia.

Ho un marito che di pane vivrebbe per cui ho iniziato a panificare in casa. Non è stata proprio un'idea brillante perchè non ho nessun attrezzo necessario se non le mie braccia e un forno a gas, ma i risultati son decisamente buoni.

I primi tempi usavo la macchina del pane (regalo del maritino che sembrava condividire il gusto per il pane fresco) poi ho iniziato a panificare a mano e vi assicuro che sono grandi fatiche.

E alla fine ho scoperto la pasta madre. Scoperto per modo di dire visto che un annetto fa me ne avevano regalata un po', ma non so come mai non rendeva bene. Sembrava quasi non voler mai lievitare anche se a detta del precedente papà sembrava miracolosa: nelle mie mani era una massa informe e inutile tantchè alla fine me la sono dimenticata e poi ho dovuto buttarla vita.

Qualche tempo fa ho scoperto che aspettavo un bambino e ho deciso che avrei partorito anche una nuova pasta madre, senza farmela regalare o "spacciare" ma curandola amorevolemtne fin dal concepimento. L'esperimento è decisamente riuscito, infatti in meno di un mese avevo una piccola pasta arzilla e vivace che rispondeva subito a ogni nuovo stimolo: sia che aggiungessi farina biologica di grani rari o che aggiungessi la comune manitoba del supermercato, la mia pasta madre arriva al raddoppio in circa 3 ore. Devo ammettere che però quando posso la vizio e le regalo ogni tanto un po' di malto, oppure altre volte del miele, o altre leccorine simili, una volta la ho addolcita con un po' di mascobado (sembra stata la volta che lo ha apprezzato i più di tutte), ma mediamente le do solo acqua e farina. Ormai siamo al secondo mese di produzione e da decismente molte soddisfazioni.

Come ricetta base ho usato quella trovata su questi nuovi amici che spio molto spesso e a parte i primi giorni che mi sembrava molliccia e poco tonica ha dato i risultato proprio come nelle loro foto. 

Dopo ogni rinfresco provavo coi crakers oppure coi grissini e lentamente sono passata al pane, fino a sabato scorso che ho sfornato la mia prima pagnotta di grano duro.



La pecca attuale resta il forno in quanto è a gas e rende non come vorrei, ma questo ho e questo mi tengo cercando di superare gli ostacoli.

Visto che per il momento (e ringraziando il cielo) lavoro ancora, mi dedico una volta a settimana a queste grandi manovre. Sabato prossimo volevo provare con il famoso pane cafone (non lo avevo mai sentito nominare prima di leggere i vari blog).

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