domenica 27 luglio 2008

Castraure con Aglio e pepe nero


Anche queste fanno parte della mia famosa dispensa...

In primavera, sono delle vere e proprie primizie: non sono altro che dei piccoli carciofi tipici dell'isola di Sant'Erasmo (i vecchi orti di Venezia che con tanta caparbietà i veneziani hanno creato in laguna strappando lingue di terra al mare).



A Venezia infatti si produce un po' di tutto: uva e vino, carciofi, zucchine, radicchio, peperoni e frutta varia.

Quale è la particolarità oltre alla innegabile bontà? Il Campanilismo mi pare ovvio...

Dicevamo delle mie varie conserve....

Questi carciofi sono estremamente costosi e particolarmente buoni, da assaggiare cotti o crudi.
Il bello è che son davvero violetti nella pagina esterna delle foglie ma la polpa dentro è un chiarissimo color nocciola chiara.
Il sapore ovviemente è leggermente amarognolo e pungente come tutti i carciofi, forse solo più accentuato tanto da diventare lievemente piccantino.
Quest'anno abbiamo deciso di invasarne qualcuno in modo da averli anche per il resto dell'anno e fuori stagione....
Si possono cucinare fritti con una leggera pastella: sia a carciofo intero se sufficientemente piccolo, che a pezzi oppure a julienne e allora solo infarinato.
Crudi son ideali con del grana (pecorino sarebbe troppo forte e sovrasterebbe il carciofo), e magari delle scagliette di mela croccante...
Comuqnue dicevamo: i vasetti!!!

Pulire i carciofi e metterli in una bacinella con acqua e limone per non far annerire i carciofi (a contatto con l'aria i tanntini presenti anneriscono le foglie).

In una pentola far bollire acqua e limone pulita e quando arriva a temperatura, calare i carciofi finchè non riprende il bollore.
Son talmetne piccoli che bastano 5 min dopo il bollore, scolarli e acapovolgerli se interi, in modo da far uscire il liquido di cottura.
Per l'olio da inserire nei vasi io avevo preso una bella testa si aglio fresco (quello ancora rossiccio per intenderci) e dopo aver pulito i vari spicchi, ridotti a pezzi grossolani, riposti in una bacinella con del sale fino, olio extravergine e chicchi di pepe pesatati grossolanamente, e lasciato riposare per qualche ora.
Quando si inizia ad invasare, cercate di metter i carciofi a disegnigno, oltre ad esser carini da vedere, di fatto si economizza in spazio, e poi irrorare con il condimento: anche in questo caso si deve attendere che le bolle d'aria escano e caso mai rabboccare.
Vi assicuro che son meravigliosi, saporiti, restano un po' croccanti ma teneri allo stesso tempo.




Giorni fa ho aperto un vasetto: una parte dei carciofi me li son mangiati da soli, e una parte invece li ho usati come condimento per un piatto che mi piace molto: prendo la polpa del cosciotto di un agnello, la infarino un po e la metto in una teglia con dell'olio sale e pezzi di cipolla, a metà cottura ho messo i carciofi (che essendo già cotti non necessitano di molta cottura), e lo accompagno con delle patate arrostite.

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